RASSEGNA LETTERARIA
Rocio Morales incanta a 'LibriAmo... Tra gli ulivi'
Ieri sera, giovedì 8 lugio, il primo appuntamento letterario della rassegna organizzata dalla libreria Mondadori e Laura de Mola a Masseria San Giovanni
Fasano - È partita ieri nell'incantevole scenario della masseria San Giovanni la rassegna letteraria “LibriAmo... tra gli ulivi”. La rassegna è stata promossa dalla libreria Mondadori di Fasano e dalla sua instancabile proprietaria, l'imprenditrice Laura De Mola.
Il primo dei cinque appuntamenti con gli autori, che avranno luogo tra luglio e agosto nella masseria sita in contrada Ottava nei pressi di Montalbano, ha annoverato un'ospite di prestigio. Si tratta di Rocío Muñoz Morales, nota attrice, modella e ballerina spagnola, nota ai più per essere l'invidiata compagna di Raoul Bova, intervistata dalla giornalista di Telenorba Maria Liuzzi. Come ha raccontato Laura De Mola introducendo l'intervista con l'autrice, Rocío ha scelto di condividere con lei questa rassegna, offrendo “la sua casa”, la masseria San Giovanni per la rassegna “LibriAmo... tra gli ulivi”.
Disponibile con i moltissimi presenti, ai quali ha regalato sorrisi, strette di mano e generosi scatti fotografici, Rocío Muñoz Morales si è presentata inizialmente con la sua bellezza eterea e quasi senza tempo, che un po' intimidiva quanti la circondavano. Quando si è finalmente concessa per una lunga intervista, la star ha cominciato a raccontare del suo primo romanzo e di se stessa, conquistando con la sua simpatia i presenti e dimostrando di essere una donna semplice, umile ma al tempo stesso forte e determinata. Basta guardarsi intorno, posare gli occhi su ogni pietra dell'elegante masseria, per comprendere quanto ci sia di suo e del suo compagno nella ristrutturazione della storica dimora. E lei, completo lungo bianco, quasi a richiamare la calce delle mura della masseria, sembra una donna d'altri tempi, spuntata fuori come in un sogno tra gli ulivi secolari della “nostra” campagna. Proprio la masseria nella quale Rocío Muñoz Morales ha immaginato vivesse la protagonista del libro, all'interno del quale la Puglia è presente con grande amore negli attenti e delicati racconti della scrittrice.
Rocío ha studiato giornalismo, conservando il sogno di potersi un giorno raccontare attraverso le pagine di un libro. L'occasione è arrivata lo scorso anno; complice il lockdown e le atmosfere della campagna pugliese, la scrittrice ha dato vita a una storia che in qualche modo si intreccia con la sua.
I destini di Rocío e di Camila, la protagonista del libro “Un posto tutto mio”, si intrecciano: entrambe spagnole, arrivano in Italia senza pensare di doverci rimanere a lungo ma vengono catturate sia dalla bellezza dei luoghi – in particolare la Puglia – che dall'amore. Rocío si affretta a raccontare al pubblico presente in masseria che però quella di Camila non è la sua storia, che le due donne non sono simili anche se ci sono “diverse cose che mi appartengono”.
Il libro è scritto ovviamente in italiano ma la sorpresa è che nel testo, come anticipa Maria Liuzzi, ci sono diverse espressioni in dialetto, tanto da sembrare scritto da una pugliese, da qualcuno che conosce benissimo la nostra terra. La risposta di Rocío non meraviglia: “Sai che mi sento pugliese? Ho trascorso tanto tempo in questa masseria, ho portato i miei genitori, ho visitato tanti paesi, ho visto tanti tramonti, ho sentito la brezza pugliese, ho conosciuto i pugliesi, ed è come se fossi tornata a casa. Ho sentito subito un senso di appartenenza incredibile. Con questo romanzo ho voluto raccontare quello che si sente qua e quello che sente anche chi non c'è nato”. “Un posto tutto mio” dunque è la nostra Puglia, è il posto dove Rocío ha “perso la paura di vivere da sola, trovando in Puglia la pace, il punto di unione con la protagonista”. Camila diventa così una sorta di alter ego della scrittrice, come in un esercizio terapeutico col quale attraverso di lei vive situazioni e momenti che non avrebbe avuto il coraggio di affrontare. C'è molto della vita della scrittrice in questo libro, come nel caso del rapporto conflittuale con suo padre che si risolve solo quando lei ha risolto i suoi “piccoli vuoti”. “Non c'è un manuale per essere genitore – chiosa Rocío – a volte uno sbaglia pur volendo il bene del proprio figlio”.
Sulla copertina del libro è stata inserita la frase “Ci vogliono occhi nuovi per vedere il bello” e l'autrice ha voluto sottolinearlo in chiusura della sua chiacchierata a cuore aperto con la brava Maria Liuzzi, che oltre a leggere alcuni passi del libro ne ha saputo cogliere i punti salienti. Il pubblico ha apprezzato, ascoltando con attenzione per un'ora i racconti di una donna che da ieri sera non sarà più solo una “bella donna” o “la compagna di”: Rocío è una donna semplice, riflessiva, sicuramente fortunata ma sensibile e intelligente, che ha guardato la nostra terra “con occhi nuovi”, occhi che probabilmente dovremmo imparare ad “indossare” anche noi per capire e vivere meglio il nostro splendido territorio.
L'immancabile firma-copie è stato gestito con generosità dall'artista, che aveva a suo fianco una delle due figlie nate dalla sua relazione con Raoul Bova. A proposito, l'attore – come è giusto che sia - non si è visto, probabilmente per non rubare la scena alla sua dolce metà, deludendo alcune sue fan che si erano presentate a questo evento con la speranza di poterlo incontrare.
Nino Gatti
di Redazione
09/07/2021 alle 10:42:17
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